L’intervento, realizzato a seguito dei laboratori creativi svolti con gli studenti dell’Istituto Ruggiero Bonghi, mostra due volti di giovanissime ragazze che si tengono vicine per darsi coraggio e sostegno reciprocamente. L’ispirazione nasce dal processo ri-creativo di quartiere sui testi de “L’Amica Geniale” di Elena Ferrante, eppure Gomez non ha scelto di dipingere le due giovani protagoniste del romanzo: la sua citazione proviene infatti dalla tela “La tempesta” del pittore francese e realista William Adolphe Bouguereau, grande artista che amava campionare dal popolo i propri soggetti, continuando a dipingere ritratti perfetti a dispetto della tecnica fotografica allora inventata. Un dibattito ancora attuale tra realtà e sua rappresentazione.
Le due bambine di Gomez, dunque, sono esistite nella seconda metà dell’Ottocento per Bouguereau, alla metà del Novecento per la Ferrante e forse ancora oggi le si riconosce tra chi gioca realmente nel Rione, facendosi compagnia contro ogni possibile “tempesta”. Lo squarcio aperto sull’opera è la firma stilistica di Gomez, un passaggio brusco ma necessario dal bianco e nero al colore, per la rinascita dell’intero quartiere nel segno della bellezza.